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La Valle d’Aosta secondo Giorgia Donini

C'è chi osserva la montagna da lontano, chi sceglie di viverla in ogni stagione e in ogni condizione, rendendola parte integrante della propria quotidianità. Giorgia Donini appartiene a quest'ultima categoria. Per lei, la Valle d'Aosta non è solo un luogo, ma un orizzonte che cambia forma a seconda dello sport, del clima e della compagnia.

Le foto che ha condiviso con noi raccontano la storia di questa relazione, catturando momenti diversi, tutti collegati dallo stesso filo conduttore. È qui che inizia il nostro dialogo.

 

 

QUALI AVVENTURE SONO STATE?

Giorgia: "Sono tutte foto di avventure diverse, ma unite da un filo conduttore: la Valle d'Aosta. La vivo appieno in tutte le stagioni e attraverso tanti sport, con la montagna come denominatore comune".

 

 

PERCHÉ È STATO UN GIORNO SPECIALE PER TE?

G: "Dopo ogni avventura, torno a casa con qualcosa che ho imparato o vissuto da custodire tra i miei ricordi, a volte tra i più belli. Riguardando le foto, riaffiorano emozioni diverse: la gioia di aver raggiunto i 4.000 metri in una splendida giornata di sole, ad esempio, o ricordi legati più alla situazione, alla compagnia o alle condizioni meteorologiche che al luogo in sé. Anche quando ti mettono alla prova, ti lasciano con la consapevolezza di essere abbastanza forte da superare certe sfide".

 

COSA PORTI SEMPRE CON TE QUANDO VAI IN MONTAGNA?

Giorgia : "La mia routine cambia a seconda dell'attività, così come l'attrezzatura (che spero sempre di non dimenticare). L'unica cosa che forse unisce tutte le mie avventure è il mio orologio, che registra ogni singolo istante!"

Un orologio è un piccolo compagno di viaggio che diventa simbolo del tempo che passa e lascia il suo segno: i passi contati, i metri saliti e, soprattutto, i frammenti indelebili della vita.

 

 

 

 

COSA SIGNIFICA PER TE LA "LIBERTÀ" IN MONTAGNA?

G: 'Per me la libertà è poter scegliere la direzione dei miei passi senza vincoli.'

È un concetto semplice, ma racchiude l'essenza dell'andare: la libertà di scegliere la propria strada, liberi da obblighi o percorsi imposti, guidati solo dal proprio istinto e dal proprio desiderio di scoperta.

 

 

SE DOVESSI DESCRIVERTI IN UNA PAROLA, QUALE SAREBBE?

G: "Instancabile."


 

Questa è forse la chiave per comprendere le sue risposte: una ricerca continua e una spinta interiore che non si ferma mai. La montagna è il luogo in cui questa instancabilità trova spazio, misura e significato. Attraverso le parole di Giorgia, Audant Journal cattura non solo una storia individuale, ma un'esperienza condivisa: quella di persone che affrontano lo sport con un equilibrio tra fatica e bellezza, prove e ricompense. Queste storie ci ricordano che la libertà è un processo graduale e che la montagna, più di ogni altro luogo, può insegnarci quanto siamo forti.